CASTIGLIONE DI GARFAGNANA

Garfagnana

Castiglione di Garfagnana è un comune italiano di 1.877 abitanti della provincia di Lucca. Il fiume che attraversa il comune si chiama Esarulo. Castiglione nell'aprile 2010 si è ufficialmente gemellato con il comune di Isola, in Francia. Castiglione rientra nella regione della Garfagnana in provincia di Lucca, ed è uno dei sedici comuni che la costituiscono. Il paese è posto su un contrafforte appenninico in riva sinistra del fiume Serchio ad una quota di 545 m s.l.m., ma il territorio comunale ha un'altimetria che oscilla dai 350 m s.l.m. fino ai 1700 m s.l.m. delle cime appenniniche sommitali che lo separano dal territorio delFrignano (Modena). Dista circa 6 km da Castelnuovo di Garfagnana, sede della Unione dei Comuni della Garfagnana e si trova lungo la strada provinciale del Passo delle Radici. Il territorio si presenta ricco di castagni, conifere e faggi ed è percorso da numerosi sentieri molto interessanti da un punto di vista turistico-ambientale. Risale al periodo della dominazione romana la costruzione di castra, cioè terre munite di fortificazioni, tra queste CASTRUM LEONIS , (Castello del Leone) Castiglione il più forte della vallata. Fin da quei tempi fu tenuto in gran conto per la sua posizione di controllo sulla via che conduceva al passo di San Pellegrino uno dei più facili passaggi, per gli eserciti, dell'Appennino. A causa della sua posizione strategica, il castello del leone, ebbe un passato molto tormentato e spesso fu costretto a tirar fuori gli artigli per difendersi dai numerosi assedi. Il primo, da parte dei lucchesi, nel 1170 provocò molti danni. La resa impegnò Lucca alla ricostruzione ed alla elevazione a sede di Vicaria, ma a causa delle prepotenze e delle onerose tasse imposte, Castiglione si fece promotore di una lega di comuni garfagnini contro la stessa repubblica. Ai primi del 1200 l'Imperatore Ottone, pose nuovamente Lucca alle dipendenze dell'Impero, sciogliendo i Comuni della lucchesia dal giuramento di fedeltà fatto alcuni anni prima alla città, Castiglione pensando di sottrarsi dal giogo lucchese, nel 1226 chiese aiuto ai suoi vecchi alleati, i pisani inviarono immediatamente un presidio nel castello e i castiglionesi sentendosi forti cercarono di organizzare in Garfagnana una Lega anti-Lucca, la congiura portata avanti da un certo Rolando venne immediatamente scoperta e i lucchesi schierando 500 cavalieri e 500 pedoni per ritorsione assediarono nuovamente il castello, dopo sei giorni di duri combattimenti lo espugnarono e questa volta oltre che a impiccare il capo della rivolta e a distruggere il castello, incendiarono le case del borgo e dei casali vicini, compreso il piccolo castello di Verrucchia (o Verrucchio), che sorgeva presso la località di Valbona. Nel 1230 il castello venne ricostruito nuovamente, dopo una serie "caotica" di eventi Lucca ottenne dall'Imperatore Federico II l'Investitura imperiale sulla Garfagnana e finalmente vide avverarsi il suo sogno di una Garfagnana lucchese, per amministrare questa vasta regione la suddivise in Vicarie e Castiglione Garfagnana diventò la più importante Vicaria della Valle del Serchio. Intorno al 1310 Arrigo IV di Lussemburgo insediò a Lucca Spinetta il Grande e alcune terre della Vicaria di Castiglione furono inserite nella Vicaria di Camporgiano (data in feudo allo Spinetta), iniziò così per le Vicarie della Garfagnana un periodo turbolento, l'improvvisa morte di Castruccio Castracane provocò un ondata di caos, Lucca si trovò alla merce del migliore offerente, nel 1356 Castiglione finito in mani pisane fu assediata dai figli di Castruccio, Arrigo e Valleriano con 400 cavalieri e 2000 fanti riuscirono ad espugnare il castello, ma non ad entrare nella rocca, Pisa informata dell'assalto inviò in aiuto dei suoi uomini rimasti asserragliati nella rocca, Remanno Brancaleone con un'armata di 700 cavalieri e 6000 fanti, gli Antelminelli al loro arrivo levarono immediatamente l'assedio e si rifugiarono sulle montagne. L'8 aprile 1369 Lucca dopo aver pagato centomila fiorini d'oro a Carlo IV riconquistò la sua libertà e le sue terre, il 10 marzo 1371 grazie alla mediazione del Vescovo di Siena Jacopo de Malavolti, nel castello di Castiglione fu firmata la pace fra Lucca e gli Antelminelli e altri nobili garfagnini, Lucca rientrata in possesso di Castiglione nel 1371, la fortificò con una cinta muraria più robusta e con una serie di torrioni, realizzando la fortificazione che ancora oggi possiamo ammirare. Nel XV secolo Lucca guidata da Paolo Guinigi, si ritrovò a guerreggiar nuovamente con Firenze, i fiorentini stabilitisi ormai a Barga cercarono nuovamente di impadronirsi della Garfagnana, ma questa volta molte terre garfagnine per sfuggire ai continui saccheggi e scontri armati fra le due fazioni, chiesero protezione al Marchese di Ferrara Niccolò III d'Este, i fiorentini in Castiglione (restato fedele a Lucca) videro una facile preda e nel 1429 con un'armata di 150 cavalieri e altrettanti pedoni lo posero sotto assedio, i castiglionesi per nulla intimoriti opposero una forte resistenza e i fiorentini accortesi dell'impossibilità di entrare nel castello furono costretti a inviare dei rinforzi, corse in loro aiuto Bernardino Ubaldino della Carda, padre del Duca d'Urbino che con 2000 pedoni e 800 cavalieri giunse sotto le mura di Castiglione, ma per un gioco del destino quando tutto era pronto per la battaglia, a Lucca una congiura ordita da Pietro Cenami e Lorenzo Buonvisi, pose fine alla Signoria di Paolo Guinigi, ai castiglionesi saputo dell'accaduto per evitare il peggio, non rimase altro che arrendersi e giurar fedeltà ai nuovi padroni. Il dominio fiorentino su Castiglione durò tre anni, poi grazie ad una serie di eventi bellici svoltesi fuori dai suoi confini, il 10 aprile 1433 grazie alla pace stipulata fra il Duca di Milano (alleata a lucca) e Venezia (alleata a Firenze) Castiglione ritornò sotto le insegne lucchesi. Dopo un periodo di relativa calma, con l'inizio del XVII secolo per Castiglione si riaprì un altro periodo di guerre e sofferenza che si protrarranno per circa 18 anni, nel 1602 apparentemente per futili motivi ma in realtà per ambizione di conquista, il Duca Alfonso entrò in guerra con i lucchesi, dopo aver inviato a Castelnuovo il generale Ippolito Bentivoglio con 12000 uomini, intimò ai lucchesi di abbandonare la Garfagnana, Lucca attraverso i monti del Sillico inviò a Castiglione 200 soldati di rinforzo sotto il comando di Jacopo Lucchesini e al momento dell'assedio inviò anche delle truppe a devastare i castelli di Cascio e Molazzana, costringendo il Bentivoglio a inviare in loro soccorso una parte dei soldati impegnati nell'assedio, nonostante ciò il castello subì un violento assalto e i castiglionesi costantemente sotto il tiro dell'artiglieria estense, riuscirono a resistere replicando ad ogni attacco, Lucca nel frattempo temendo il peggio si era rivolta al Conte di Fuentes Governatore di Milano per il Re di Spagna Filippo III, il Fuentes intimò ai contendenti la sospensione della guerra e l'8 agosto alla presenza del suo inviato il capitano Ricco le due parti firmarono la pace.


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